Consigli per lavorare da casa: rendi migliore il tuo smart working

Per gran parte di noi lavorare da casa nell’ultimo anno è ormai diventata una normalità, una condizione che a causa della pandemia di Covid19 giunta in Europa nei primi mesi del 2020, ci ha costretti a cambiare abitudini e stili di vita. Sembra proprio che lo smart working, un termine che ormai fa parte della nostra quotidianità e significa appunto lavorare da casa, rimarrà protagonista delle nostre vite anche nel prossimo futuro.

 

Questo “nuovo modo” di vivere la propria occupazione ha creato non pochi problemi nelle case dei lavoratori costretti in smart working, dall’efficienza alla produttività, dalla concentrazione al riuscire a incastrare tra un’attività di lavoro e l’altra il prendersi cura della propria famiglia, dei figli, delle faccende domestiche e anche degli anziani che in alcuni casi vivono con noi.

 

Ma non c’è da preoccuparsi! Nel corso dell’ultimo anno sono stati tantissimi gli studi, le soluzioni, i consigli e i trucchi ampiamente testati per fare del lavoro da casa una condizione più semplice e proficua, allontanandoci da distrazioni e migliorando nettamente la nostra concentrazione e, soprattutto, rendendo più stimolante lo spazio in cui “ricostruire” il nostro ufficio casalingo.

 

Abbiamo quindi raccolto alcune dei migliori consigli per il lavoro da casa che, siamo più che sicuri, riusciranno a darvi nuovi spunti per aumentare la vostra produttività e, soprattutto il vostro comfort. 

 

 

Benessere, buone abitudini e routine per lavorare da casa.

 

Trova la tua giusta routine

 

Il primo passo per migliorare il lavoro da casa è avere una chiara idea di come organizzare la propria giornata. Solo così sarà possibile sviluppare una buona routine che permetta di affrontare al meglio le settimane in smart working.

 

Tutto inizia dal risveglio e, più in generale, dalle prime ore della mattina: lavorare da casa significa che non esiste un vero distacco dal momento in cui apriamo gli occhi a quando iniziamo le nostre mansioni. Quel prezioso tempo, l’uscire di casa e recarsi in ufficio, che, in condizioni normali, permette al nostro cervello di attivarsi e focalizzarsi sugli obiettivi di giornata, con lo smart working è potenzialmente annullato.

 

Non c’è nulla di più sbagliato, però, che alzarsi cinque minuti prima di iniziare a lavorare e, magari, pensare di affrontare le prime ore ancora sdraiati a letto computer alla mano. Adottare questo approccio non fa assolutamente bene al nostro corpo e alla nostra mente, non ci permette di abbassare il livello di stress.

 

La giusta pratica è prendersi una buona mezz’ora, se non di più, per potersi svegliare con calma e godersi la colazione, un caffè caldo, ascoltare la radio o leggere il giornale, fare i propri esercizi fisici o yoga. Tutto è soggettivo, ma sicuramente in questo modo riusciremo ad affrontare la giornata in modo positivo e produttivo.

 

Lo stesso metodo andrebbe applicato a tutto il resto della giornata, così da poter costruire una routine di buone abitudini che spezzino e migliorino le fatidiche 8 ore di lavoro casalingo. I quattro momenti più importanti su cui ragionare sono:

●     a che ora ci svegliamo

●     a che ora iniziamo a lavorare

●     quali pause prenderci e quanto lunghe

●     a che ora finiamo.

 

Successivamente possiamo aggiungere altri “momenti” alla nostra routine in modo da poter gestire tutti i nostri task e, soprattutto, incastrare i piccoli break necessari ad affrontare la giornata in modo produttivo e non perdere la concentrazione.

 

 

Dormire bene è fondamentale

 

Nessuna buona routine giornaliera potrà mai essere completamente efficiente per la vostra concentrazione, produttività e benessere, senza le dovute ore di sonno. Se per alcuni di noi dormire 5 ore a notte sembra sufficiente, mentre per altri ne sono necessarie più di 9, è scientificamente provato che per vivere meglio è fondamentale dormire almeno 7-8 ore a notte.

 

Sicuramente uno dei primi effetti dello smart working è stato, per molti, dormire poco. Non dover compiere spostamenti per recarsi sul luogo di lavoro, unito all’impossibilità di fare attività esterne alla casa che tendono a impegnarci fisicamente, ha creato la percezione comune che in questa situazione di pandemia e lavoro da casa si possa dormire meno. Non è così.

 

Diversi studi comprovati dalla comunità scientifica internazionale dimostrano come dormire poco causa una varietà di effetti collaterali dannosi per il nostro organismo e benessere, come una maggiore irritabilità, mal di testa, difficoltà di concentrazione e conseguentemente una minore produttività sul lavoro. Può essere molto utile, quindi, accompagnare le nostre nuove routine quotidiane per gestire al meglio il lavoro da casa dormendo tra le 7 e le 9 ore a notte, limitando sostanze come caffeina ed eccitanti.

 

 

Fissare dei micro obiettivi

 

Un altro dei consigli per lavorare da casa, molto utile nella pratica anche per condizioni di lavoro standard, è cercare sempre di fissare per ogni giornata e settimana dei micro obiettivi da portare a termine. Inevitabilmente, fuori dall’ufficio, è molto più complesso avere ben chiaro lo stato di un determinato progetto o mansione, e, ancora più rilevante, non si ha quel contatto diretto con i colleghi, team o responsabili, grazie al quale ci si può sentire soddisfatti nel completare una mansione.

 

Dobbiamo necessariamente lavorare di più con “noi stessi”, fissare dei micro obiettivi interni che ci facciano sentire soddisfatti una volta completati, oltre che darci costantemente un chiaro controllo delle nostre attività. Maggiore è la soddisfazione, maggiore sarà il senso di sicurezza nelle nostre capacità, di conseguenza migliore sarà il nostro stato d’animo. Cerchiamo sempre, in questa situazione di smart working, di incastrare nella nostra routine mattiniera una decina di minuti per fare uno check completo di cosa dovremo fare e dello stato di ciò che ancora non abbiamo concluso.

 

 

Separare il lavoro dal resto della casa (e della giornata)

 

Un grande problema che si è verificato con l’irruzione dello smart working nelle nostre vite è la difficoltà di gestire cosa succede in casa mentre noi stiamo lavorando. Abbiamo tutti visto le divertenti immagini del politico inglese collegato via Skype con la tv nazionale interrotto dai propri figli che, ancora piccoli, non si sono resi conto di cosa stesse facendo il loro papà. Beh, anche se non dobbiamo collegarci in diretta col telegiornale delle 20, queste situazioni possono essere fonte di complicazioni lavorative, dal punto di vista sia della produttività sia della concentrazione.

 

Inevitabilmente, i nostri figli e in generale chi vive nella nostra casa e non è abituato a vederci tutti i giorni durante l’orario di lavoro, sarà facilmente tentato ad interagire con noi.

Queste interazioni, che purtroppo nella pratica costituiscono più delle interruzioni, portano a cali di concentrazione, minore produttività, situazioni di nervosismo e ulteriori accumuli di stress.

 

È quindi fondamentale organizzare dei “confini”, spaziali e temporali, condivisi da tutti in cui renderci disponibili e, perché no, prendere una pausa dalle nostre mansioni. Ancora meglio, se anche il nostro partner lavora da casa, potrebbe essere una buona idea pianificare chi dei due e in che momenti deve gestire i figli o gli altri membri della famiglia (anche gli animali!) che vivono con noi.

 

Un altro consiglio è cercare di organizzare il nostro ufficio casalingo in una zona della casa non abitualmente usata per momenti di condivisione, come ad esempio il tavolo in cui si mangia o il salotto in cui i bambini giocano ai videogiochi.

 

Accorgimenti come il modo in cui decidiamo di vestirci possono fare la differenza, e non solo per il rapporto con gli altri membri della famiglia, soprattutto per noi stessi. Seppure la tentazione di rimanere in pigiama perché “nessuno ci vede” è alta, così facendo rischiamo di non affrontare la giornata in modo produttivo.

 

Questo non significa tirare fuori abito o tailleur dall’armadio, nessuno ci vieta di sentirci comodi, ma fare lo sforzo di prepararci, vestirci e truccarci ogni mattina ci pone in una condizione mentale di maggiore attenzione, di focus sui nostri obiettivi.

 

Aspetti che, come dicevamo prima, quando si lavora da casa è molto difficile tenere sotto controllo. E poi, perché no, l’idea di cambiare il nostro outfit per le ore di lavoro può essere d’aiuto a farci pesare meno la monotonia che la pandemia e lo smart working hanno portato nelle nostre giornate.

 

 

Non dimenticarti di uscire di casa!

 

Prendersi delle piccole pause è importante, ma uscire di casa (quando possibile) è fondamentale per la nostra salute. Quando si lavora da casa, e soprattutto in tempi di pandemia, il rischio di trascorrere 24 ore nello stesso ambiente è sempre alle porte. Prendiamoci allora dei momenti in cui staccare e uscire, cambiare aria.

 

Se durante le ore di lavoro balconi e terrazzini, cortili o pianerottoli sono una buona soluzione, dopo le 18 imponiamoci il più possibile di uscire di casa e fare quattro passi. Non solo il nostro corpo mantenendosi attivo ci ringrazierà, la nostra mente avrà modo di scaricare tutti i pensieri e di fare un piccolo reset per affrontare al meglio le giornate successive. Lo smart working non significa essere sempre connessi.

 

 

Il clima perfetto per lavorare da casa

 

Aumenta la produttività con la giusta temperatura

 

Se in ufficio spesso è difficile trovare una temperatura bilanciata e che metta d’accordo tutti i colleghi, soprattutto in inverno e in estate. Fortunatamente, in smart working non dobbiamo confrontarci con altri colleghi, ma questo non significa che aspetti come la temperatura e l’umidità non siano importanti.

 

Come abbiamo già ampiamente detto, lavorare da casa vuol dire spesso lottare contro le possibili distrazioni: dobbiamo fare quindi in modo che la temperatura non sia una di esse. Umidità e aria stagnante possono aumentare rapidamente in spazi più piccoli, soprattutto quando si rimane per tempi prolungati nello stesso ambiente. È importante trovare il giusto setup casalingo e se i classici ventilatori possono offrire un po’ di conforto, siamo pronti a darvi soluzioni decisamente più funzionali e performanti.

 

Il modo migliore per raggiungere e mantenere una temperatura ideale in casa è dotarsi di un sistema di aria condizionata che facilmente possa adattarsi a quanto “succede” all’interno del nostro ufficio casalingo sia per il raffrescamento, sia per il riscaldamento domestico. Ancora meglio se tale soluzione può essere controllata da distanza tramite smartphone, con una pratica App come la nostra airCloud Go.

 

Il controllo via smartphone, infatti, è la strada migliore per intervenire sul clima casalingo rimanendo concentrati sul nostro lavoro e, che sia estate o inverno, garantire sempre le condizioni climatiche ideali, permettendoci anche di risparmiare sul riscaldamento di casa.

 

 

Tieni d’occhio il ricircolo dell’aria

 

Esattamente come per la temperatura, avere un ricircolo d’aria ottimale nel nostro ufficio casalingo è importantissimo, in modo tale da non rendere l’aria che respiriamo stagnante. Non dare la giusta attenzione a questi aspetti riduce notevolmente il nostro benessere e, oltre a favorire la presenza di batteri, abbassa la nostra concentrazione.

 

Lavorare con una finestra vicina è una possibilità che purtroppo non tutti riescono ad avere, ma quando possibile ricordiamoci sempre di aprirla per qualche minuto a intervalli regolari per favorire il ricircolo dell’aria.

 

Un sistema di air conditioning può aiutarci anche su questo aspetto. Condizionatori d’aria a parete sono la scelta giusta grazie alla loro estrema versatilità tra caldo e freddo e la possibilità di gestire la direzione e l’intensità dell’aria prodotta. Possiamo usarli per distribuire l’aria in tutta la stanza oppure per direzionarla verso un preciso punto così da avere un ricircolo controllato in base alla nostra necessità.

 

 

Natura e tecnologia insieme per migliorare l’aria

 

Abbiamo parlato di sistemi di condizionamento dell’aria per migliorare l’ambiente in cui lavoriamo, ma non dimentichiamoci che, come in ogni situazione, la natura può venirci incontro e aiutarci in modo sorprendente.

 

Ad esempio, in un buon ufficio casalingo non possono mancare delle piante, fedeli nostre alleate per ridurre lo stress, aumentare la concentrazione e migliorare la qualità dell’aria nella stanza. Uno studio della NASA ha scientificamente provato che il potere di purificazione dell’aria delle piante migliorano sensibilmente le condizioni della stanza in cui respiriamo, oltre a diminuire l’inquinamento prodotto da elettrodomestici e polvere. Infine, un paio di piante sulla nostra scrivania renderanno il lavorare da casa più piacevole, infondendo in noi calma e positività.

 

Per un netto miglioramento dell’ambiente nel nostro ufficio casalingo, sistemi di air conditioning specifici possono facilmente catturare e ridurre le impurità dell’aria. Con il nostro Premium FrostWash ci dimenticheremo di muffa, polvere e batteri con il potere del freddo: questi elementi saranno congelati in particelle di ghiaccio e, dopo un certo intervallo di tempo, sciolti ed espulsi sotto forma di acqua. Con questo avanguardistico sistema, accompagnato perché no da qualche pianta, si ridurranno il 91% di batteri e l’87% di muffe e polveri.

 

 

Progettare il giusto spazio per lavorare da casa

 

Scegliere uno spazio dedicato

 

Il primo passo è decidere quale stanza o spazio della tua casa sarà dedicato allo smart working. Non tutti hanno la possibilità di ricreare un vero e proprio ufficio in casa, né di dedicare un’intera stanza a tale funzione: una prima semplice soluzione e di scegliere quale sedia e tavolo (o mini-scrivania, appoggio, insomma, ciò che abbiamo a disposizione) sarà il nostro nuovo ufficio casalingo.

 

E nel deciderlo, dobbiamo avere ben chiaro che tale spazio dovrà essere “isolato” dal resto della casa o, qualora non fosse possibile, dovrà necessariamente cambiare nel suo aspetto una volta finito il turno giornaliero.

 

Per chi vive in piccoli appartamenti, un semplice trucco è modificare qualche piccolo dettaglio in modo che anche visivamente sia ben chiaro quando stiamo lavorando e quando no. Aggiungere una piccola pianta, togliere un determinato soprammobile, riordinare sempre alla fine della giornata e togliere laptop, agenda e appunti. Dobbiamo sempre cercare di distinguere in comparti diversi le ore in cui lavoriamo e le ore in cui facciamo altro.

 

 

Cercare la luce naturale

 

Se possibile, per lavorare da casa al meglio, cerchiamo una stanza ben illuminata dalla luce naturale, tramite una finestra, un balcone, una porta. Moltissimi studi hanno provato che lavorare “alla luce del sole” può abbassare lo stress e migliorare la concentrazione.

 

Ciò è anche interconnesso al dormire bene, in quanto un buon ciclo del sonno accompagnato dalla luce del sole, migliora il nostro orologio interno e i livelli di serotonina. Se non ci è possibile lavorare da casa con luce naturale, allora cerchiamo di uscire nelle pause e nei piccoli intervalli che ci concediamo.

 

Non dimentichiamo, però, che è molto importante che la luce naturale che magari arriva da una finestra non sia troppo forte o diretta nei nostri occhi (discorso che vale anche per la luce artificiale). Cerchiamo la giusta luce per lavorare da casa al meglio.

 

 

Videoconferenze e disordine? No, grazie

 

Nonostante possa sembrare un’ovvietà, non avete idea di quanti lavoratori da remoto hanno affrontato le numerose videoconferenze causate dallo smart working senza fare troppa attenzione a cosa succedeva dietro di loro, sullo sfondo.

 

Quando si lavora da casa è necessario sì essere sempre comodi e a proprio agio, ma non bisogna mai dimenticarsi che l’ennesima call su Skype potrebbe arrivare da un momento all’altro. Ricordiamoci sempre di non snaturare il luogo in cui viviamo e lavoriamo, ma di non far vedere troppo della propria sfera personale, magari presente sullo sfondo.

 

Altro aspetto da non trascurare è l’ordine sulla nostra scrivania, o sul piano che nella nostra casa abbiamo deciso di trasformare in postazione di lavoro. Una buona situazione ordinata è il primo passo per iniziare al meglio la giornata e rimanere concentrati per tutte le ore di lavoro: riduce notevolmente le possibili distrazioni, non alza il livello dello stress trasmettendo una situazione di caos e, infine, facilità le operazioni di “sgombero” quando il nostro piano di lavoro torna ad essere, magari, il tavolo in cui mangeremo.

 

 

Buona sedia, altezza dello schermo, buona postura

 

Infine, un aspetto che spesso tendiamo a dimenticare convinti del fatto che anche il divano possa andare bene, investire su una sedia comoda, ergonomica e progettata per il lavoro al computer.

 

Secondo alcune ricerche, uno dei problemi principali causati dal lavorare da casa, condizione resa obbligatoria per molti dalla pandemia di Covid-19, è il mal di schiena causato da una cattiva sedia e, come vedremo dopo, da una cattiva postura. Investire su una buona sedia da lavoro, in sostanza, è fondamentale per prevenire dolori e conseguenti cali di concentrazione e bassa produttività.

 

Tanto importante quanto la sedia, l’altezza del monitor del nostro computer è un altro aspetto assolutamente da non sottovalutare. L’altezza giusta dell’apice dello schermo dovrebbe essere all’incirca in linea con i nostri occhi e più o meno a 60/70 cm di distanza. Fare attenzione a questi accorgimenti ci aiuterà a prevenire dolori al collo e alla schiena, problemi di vista e stanchezza degli occhi. E questa regola è valida sia in ufficio che in condizione di smart working.

 

Infine, parliamo di una corretta postura per lavorare da casa. Anche se non è la soluzione più pratica, optare per una postazione di lavoro da in piedi può portare a incredibili benefici muscolari, articolari e di circolazione.

 

Numerosi studi hanno ormai dato per assodato che stare seduti, soprattutto lavorando al computer, per periodi di tempo troppo lunghi non è salutare. Per migliorare l’ergonomia della nostra postazione possiamo affidarci ad ERGOTRON WORKSPACE PLANNER, un comodo tool online che ci suggerisce il miglior setup per lavorare in piedi o seduti sulla base della nostra altezza. Questo vale sia per la schiena che per spalle, braccia e collo.

 

Prendendo spunto dalle numerose idee e suggerimenti che abbiamo fornito in questa piccola guida per il lavoro da casa, potrete sicuramente migliorare la vostra condizione di smart working e gestire al meglio le numerose task, impegni e questioni personali mantenendo la concentrazione e aumentando la vostra produttività.

 

Se siete interessati a saperne di più sui nostri sistemi di air conditioning e climatizzatori per migliorare l’ambiente di lavoro, date un’occhiata alla nostra vasta gamma di prodotti e soluzioni. Siamo certi che non rimarrete delusi.

by Hitachi Cooling & Heating