Pompe di calore: risparmio ed ecosostenibilità per la tua casa

Chi si appresta ad acquistare o a ristrutturare casa prende sempre più in considerazione il tema dell’efficienza energetica. Da quando è stato poi sdoganato l’Ecobonus al 110%, l’interesse verso certe tipologie d’intervento è aumentato a vista d’occhio. Tra le tante soluzioni offerte per gli impianti di riscaldamento domestico e raffrescamento, una di quelle più in voga è rappresentata dalle pompe di calore. Come funzionano?

 

Come funzionano le pompe di calore?

 

Il metodo più semplice per comprendere il funzionamento delle pompe di calore è pensare ad un frigorifero. Ebbene sì, il sistema alla base è lo stesso: la differenza è che mentre il frigo raccoglie l’aria calda esterna per trasformala in aria fredda, la pompa di calore fa esattamente il contrario.

 

Le pompe di calore permettono di trasferire l’energia termica da un ambiente più freddo ad uno più caldo. Il tutto è possibile attraverso un circuito chiuso (appunto simile a quello del frigorifero) nel quale viene immesso un fluido refrigerante con la capacità di cambiare stato – passare dallo stato liquido a quello gassoso - a temperature relativamente basse ed inferiori ai 100 °C necessari per l’acqua.

 

Il sistema raccoglie calore dall’ambiente a cui attinge (aria, acqua o terra) e grazie ad esso riesce a trasformare il liquido in vapore. Questo passaggio avviene nell’evaporatore. Dopodiché il fluido, ormai allo stato gassoso, prosegue il suo viaggio verso il compressore dove, grazie all’energia elettrica, aumenta la propria pressione e temperatura per poi essere “pompato” verso il condensatore. Il refrigerante, da vapore, torna quindi nuovamente allo stato liquido e cede calore all’impianto di riscaldamento dell’abitazione.

 

Le tipologie di pompe di calore

 

Le pompe di calore si differenziano in tre tipologie diverse che vengono denominate in base all’elemento sorgente e a quello prodotto più una quarta meno diffusa e più particolare che attinge il calore dal terreno. Di conseguenza, i modelli si identificano come:

 

●        Pompa di calore aria-aria

●        Pompa di calore aria-acqua

●        Pompa di calore acqua-acqua

●        Pompe di calore geotermiche

 

Pompa di calore aria-aria

 

La cosiddetta quota termica, ovvero la quantità di calore necessaria, viene ricavata in questo caso dall’aria esterna dell’abitazione, la quale viene trasferita all’interno attraverso condizionatori split a parete, soffitto o pavimento. La versione aria-aria è tra le più immediate da installare, perché non richiede l’installazione di tubazioni per la distribuzione di acqua calda o refrigerata. In sostanza questa tipologia è rappresentata dal classico condizionatore in grado di realizzare anche un riscaldamento a basso costo.

 

Tuttavia, la semplicità dell’impianto non deve trarre in inganno: i modelli aria-aria sanno offrire ottime prestazioni.

 

Pompa di calore aria-acqua

 

Anche in questa versione la quota termica viene ricavata dall’aria esterna, la quale è poi utilizzata per scaldare l’acqua che verrà introdotta negli impianti radianti dell’abitazione (termosifoni, termo-arredi o impianti radianti) oppure per generare acqua calda sanitaria.

 

Hitachi Cooling & Heating ha introdotto le pompe di calore della gamma Yutaki, che grazie al ciclo termodinamico e all’utilizzo dell’aria come fonte rinnovabile, producono più energia di quanta ne consumano. L’unità motocondensante della pompa di calore nei modelli Yutaki S, S Combi e S80 è installata all’esterno. Se l’area è particolarmente rigida dal punto di vista climatico sono necessari dei cicli di sbrinamento che sono tanto più brevi ed efficaci quanto è elevata la tecnologia utilizzata. Per esempio, sia i modelli splittati Yutaki S che i modelli monoblocco Yutaki M hanno un funzionamento garantito fino a -20 °C esterni e sono compatibili con pannelli radianti e fan coil. Yutaki M è facilmente utilizzabile nelle sostituzioni di impianti con terminali esistenti.

 

Sia Yutaki S che Yutaki M spiccano anche per la sua loro versatilità: possono essere utilizzate per il riscaldamento, per la produzione di acqua calda sanitaria, per il raffrescamento oppure per tutte e tre le opzioni insieme.

 

Pompa di calore acqua-acqua

 

La pompa di calore acqua-acqua può recuperare il calore direttamente dalle acque di falda. Rispetto ai modelli descritti fin qui è in grado di offrire prestazioni più efficienti in quanto preleva l’energia termica da una sorgente con una temperatura stabile. Le acque di falda infatti mantengono una temperatura costante per tutto l’anno.

 

Se da un punto di vista energetico le prestazioni offerte sono migliori, il rovescio della medaglia è che i costi di installazione sono piuttosto onerosi: per realizzare una pompa di calore acqua-acqua è necessario costruire un pozzo con un sistema di aspirazione. Inoltre, la possibilità di realizzazione dell’impianto è legata alla presenza di una falda acquifera nella zona limitrofa.

 

Pompa di calore geotermica

 

La pompa di calore terra-acqua sfrutta l’energia geotermica: il calore viene assorbito direttamente dal sottosuolo e indirizzato all’impianto attraverso alcune sonde. Queste ultime possono essere posizionate orizzontalmente o verticalmente.

 

Più in profondità si scende nel sottosuolo e più la temperatura è alta. Di conseguenza le sonde verticali sono quelle più apprezzate, in quanto garantiscono una continuità di rendimento. Come già visto con la pompa acqua-acqua i costi di installazione sono piuttosto elevati: la realizzazione della rete di sonde sotterranee è tutt’altro che economica.

 

I prezzi delle pompe di calore per il riscaldamento

 

I prezzi delle pompe di calore variano ovviamente in base al tipo di modello. Le versioni più economiche sono quelle aria-aria con un costo che parte dai 300 euro al kW. Per gli impianti aria-acqua la media sale fino a 900 euro al kW, mentre per le pompe che sfruttano l’energia geotermica (acqua-aria e terra-aria) il prezzo può aumentare esponenzialmente. Il tutto dipende dal tipo di lavoro necessario per l’installazione: la creazione del pozzo, la collocazione della pompa all’esterno o all’interno, la creazione della rete delle sonde e così via.

 

Nonostante ciò, le pompe di calore rappresentano una delle soluzioni più economiche per il riscaldamento domestico e sono contemplate in gran parte degli ultimi incentivi fiscali realizzati in chiave di ecosostenibilità. Guardiamoli nello specifico:

 

●        Superbonus 110%: la pompa di calore è uno degli interventi contemplati nel bonus tanto chiacchierato negli ultimi mesi. Attenzione però: l’installazione di tale sistema di riscaldamento deve essere parte di una ristrutturazione più ampia dell’intera abitazione che permetta il miglioramento della classe energetica. Il punto di forza dell’incentivo è la possibilità di cedere il credito di imposta alle banche o alle ditte che effettuano i lavori mediante lo sconto in fattura.

●        Conto Termico: in questo caso viene restituito direttamente con un bonifico sul conto corrente il 65% dell’importo speso per l’installazione della pompa di calore.

●        Ecobonus 65%: questo incentivo prevede la detrazione fiscale in dieci anni del 65% della spesa. Ogni anno viene dedotta in sede di dichiarazione dei redditi una quota fissa. In alternativa si può effettuare la cessione del credito di imposta direttamente all’installatore che applicherà poi lo sconto in fattura.


Installazione delle pompe di calore, quanto conviene?

 

Il miglioramento dell’efficienza energetica si traduce anche in un risparmio in bolletta. Come abbiamo visto fin qui, a volte l’investimento per l’installazione delle pompe di calore può essere importante, ma la spesa iniziale viene nel giro di poco tempo ammortizzata grazie ad una sensibile riduzione dei consumi, che rende queste apparecchiature uno dei sistemi per il riscaldamento domestico più economico sul mercato.

 

Il coefficiente di prestazione COP di una pompa di calore può raggiungere il rapporto 1 a 5: per ogni kW di energia elettrica consumata ne vengono generati 5 di energia termica.

 

Gli ultimi modelli sviluppati da Hitachi Cooling & Heating sono sempre più performanti ed hanno un impatto sempre minore sull’ambiente. Lo dimostrano i numeri: le nostre pompe di calore utilizzano il 75% di energia dal calore dell’ambiente e solamente il 25% di energia elettrica, per questo le pompe di calore sono definite sistemi ad energia rinnovabile termica.

 

by Hitachi Cooling & Heating